Regem venturum Dominum venite adoremus. Questa è la ripresa della tradizionale novena che comincia il 16 dicembre per celebrare la grandezza del Natale, una delle più belle e sentite feste dell’anno liturgico. Uno dei metodi più popolari e diffusi in Italia di fare la novena è quello che ebbe origine a Torino nel 1720 nella chiesa dell’Immacolata, appartenente ai preti della Missione, per volontà della Marchesa Gabriella Caterina di Mesmes di Marolles.
Questo metodo è una composizione liturgica che imita il mattutino e il vespro ed è seguita dalla predica e dalla benedizione eucaristica. Queste prediche per la Novena di Natale di Mons. Angrisani, vescovo di Casale, risalgono agli anni ’50 del Novecento; furono tenute nella sua cattedrale e furono diffuse dalla Propaganda Mariana e poi pubblicate in un libro dallo stesso vescovo ottenendo una buona diffusione e recensioni favorevoli su L’Osservatore Romano. Ovviamente nello stile, nell’esposizione e negli esempi risentono del periodo in cui furono preparate: cioè gli anni del dopo guerra, ma possono comunque essere utili al clero per la predicazione e ai fedeli per la meditazione dell’augusto mistero dell’Incarnazione.