Sulla guerra di Spagna grava il silenzio delle grandi occasioni. La storiografia ufficiale tratta l’evento – per dire meglio: la somma d’eventi che a partire dal 1931 sfociarono nella guerra civile, dal 1936 al 1939 – alla stregua di un conflitto periferico, “tipicamente spagnolo”. Il silenzio della storia s’interrompe solo con qualche menzogna occasionale, quando il generale Franco viene dipinto come un divoratore di libertà costituzionali ai danni dei poveri rossi. Il metodo ricorrente nella cultura ufficiale non sorprende. La guerra di Spagna vede il sistema compiuto del fronte “progressista” nelle sue componenti e nella sua logica portato alle ultime conseguenze. Massoneria e comunismo fecero fronte comune, prima e durante la guerra civile; contro la falange, si dirà, contro i legionari e i nazionalisti di Franco. No: contro la Chiesa e i suoi difensori.
Massoneria e comunismo contro la Chiesa in Spagna
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