La Chiesa ha ucciso l’Impero Romano e la cultura antica?

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Il libro è tratto da “L’Eglise au risque de l’histoire” e contrasta il diffusissimo luogo comune relativo ad un presunto affossamento, da parte del cristianesimo, dell’impero romano e della cultura antica; l’accusa, nata in ambito massonico e penetrata a destra tramite Nietzsche, Schopenauer e neo pagani di varie tendenze, fa il paio, da destra, con il paradossale elogio, speculare, rivolto dal marxismo al cristianesimo delle origini, il quale avrebbe minato e fatto crollare sia l’impero romano sia la cultura schiavistica antica. Dumont mostra invece come il cristianesimo, oltre a salvare la cultura antica greca e romana e a trasmetterla integralmente fino a noi, non fu mai dottrina per masse diseredate, ma penetrò in modo uniforme in tutte le classi della società di allora, soprattutto nella nobiltà e in ambiente militare (fu infatti l’eresia montanista, di cui divenne preda Tertulliano, a predicare un ridicolo pacifismo).

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