«Nella “Casa del Padre” vi sono molte mansioni. Gli uni scelgono per virtù principale la povertà, o l’umiltà, o la carità, con innumerevoli sfumature. Gli altri adotteranno di preferenza una verità dottrinale: il dogma Eucaristico, o il Sacro Cuore, o l’imitazione di Cristo o della Vergine in tale o tal mistero, ecc. Qui le considerazioni di ordine pratico, e là piuttosto quelle speculative. Non si trovano due anime che vadano a Dio per vie assolutamente identiche. Ma sopra le diversità nei particolari, che dimostrano l’incomparabile ricchezza della Chiesa di Dio, non bisogna dimenticare che qualunque sia la sfumatura, la profondità o l’estensione delle diverse vene d’acqua dove vanno ad attingere le differenti scuole spirituali, la sorgente ultima che alimenta queste vene è Una: quella che zampilla sino alla Vita eterna».
La sola curiosità o il solo studio non bastano a penetrare Gesù Cristo unito così intimamente alla nostra vita quale ce la rivela il dogma del Corpo Mistico. Anche tanto vicino a noi Cristo sfugge a chi non gli domanda spesso: “Maestro, dove abiti?”. Com’è facile capire, questo studio sulle relazioni di ogni cristiano con Gesù Cristo per il fatto della nostra incorporazione individuale al Salvatore, chiama un lavoro parallelo sulle relazioni tra loro di tutti i cristiani, per il fatto della loro incorporazione comune a Gesù Cristo.