Apparecchio alla morte

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Che altro vuole Dio se non il nostro bene? Questa è la volontà di Dio, la nostra santificazione (1Ts. 4,3). Vuol vederci santi, per vederci contenti in questa vita e beati nell’altra.

Abbandoniamoci sempre nelle mani di quel Dio il quale sempre ha premura del nostro bene, mentre siamo in questa vita. Gettate in lui ogni vostra ansietà, perché egli ha cura di voi (1Pt. 5,7). Chi fa sempre così farà una vita beata ed una morte santa. Chi muore tutto rassegnato nella divina volontà lascia agli altri una morale certezza della sua salvezza. Ma chi in vita non sarà unito al volere divino, non lo sarà nemmeno in morte e non si salverà. Procuriamo dunque di renderci familiari alcuni detti della Scrittura, coi quali ci terremo sempre uniti alla volontà di Dio. Signore, che vuoi ch’io faccia? Ecco l’ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua parola (Lc. 1,38). Salvatemi, Signore, e poi fate di me quel che vi piace; io sono vostro, non sono più mio (Sal. 118,94). Quando accade qualche avversità più pesante, diciamo subito: Dio, così è piaciuto a voi, così sia fatto (Mt. 11,26). Soprattutto ci sia cara la terza petizione del Pater noster: Fiat voluntas tua sicut in caelo et in terra. Diciamola spesso con affetto, e replichiamola più volte. Felici noi se viviamo e terminiamo la vita dicendo così: Fiat voluntas tua.

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