Il WTO può imporre multe di centinaia di miliardi ai Paesi che violino le norme del liberalismo obbligatorio, per esempio con protezionismi a favore delle merci nazionali. Il liberismo costringe i mercati nazionali a restare aperti all’invasione delle merci straniere, a prezzo di sanzioni pesantissime. E sono stati i nostri politici nazionali a mettere la testa dentro quel cappio. Li abbiamo eletti per salvaguardare l’interesse nazionale, hanno favorito l’interesse della finanza globale. Noi, cittadini, non abbiamo mai votato per entrare o stare fuori dal WTO, e nemmeno dall’Europa unita. ‘Qualcuno’ ha preso la decisone per noi, tenendoci all’oscuro. Diventa ‘convincente’ non opporsi alla mondializzazione, per evitare una quantità pesante di sanzioni economiche, restrizioni di credito, limiti dell’esportazione. Nella visione mondialistico-economicista ogni Stato viene ridotto a rango di un’azienda.
Agricoltura e Mondialismo
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